Selezione naturale (riproduzione in cattività)


di Francisco Moutinho

Quando cominciai la mia ricerca sui Killi ebbi l’opportunità di osservare che in tutte le schiuse vi erano degli avannotti che, pur ricevendo lo stesso trattamento degli altri, si sviluppavano molto più velocemente degli altri mentre altri restavano indietro nella fase di sviluppo. Persino separandoli e nutrendoli più accuratamente lo sviluppo risultava lento. Così decisi di studiare il fenomeno. Dopo aver letto parecchi articoli ed attenti studi conclusi che il fenomeno poteva essere ascritto alla “Legge della selezione naturale” che consente la perpetrazione delle specie in Natura. Questa legge agisce su ogni cosa vivente, per esempio se un avannotto ha un corpo ed una salute perfetti potrà più facilmente sfuggire ai predatori ed arriverà ad essere un adulto in salute in grado di riprodursi garantendo la sopravvivenza della specie. Infatti in Natura solo il più forte ha la possibilità di garantire la perpetrazione della specie.

In cattività, tuttavia, la “Legge della selezione naturale” non é rilevante principalmente per l’assenza dei predatori. Così la maggior parte degli avannotti diventano adulti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche, problemi di crescita o anomalie genetiche. Questi pesci si riprodurranno tra di loro producendo una prole maggiormente priva delle principali caratteristiche della specie a cui appartengono.

Durante gli anni in cui ho lavorato con i Killi ho potuto osservare che quanto sopra esposto si ripete più e più volte mentre gli allevatori non sembrano preoccuparsi di migliorare la specie quando sarebbe sufficiente applicare la “Legge della selezione naturale” come sotto descritto:

In primo luogo é bene ricordare che una coppia di pesci non necessariamente é considerare come procreatrice. Per avere riproduttori o procreatori é prima necessario scegliere una coppia od un trio dei pesci che si intende riprodurre, considerando che siano giovani e perfettamente formati. La schiusa che deve essere utilizzata per la selezione deve essere la terza poiché la prima contiene molte uova non fertilizzate mentre la seconda ci servirà per valutare gli individui ottenibili. Se questa schiusa conterrà una percentuale sopra il 10% di avannotti con anomalie la coppia od il trio dovrà essere scartato e dovrà essere scelta una nuova coppia o trio di riproduttori.

Questo processo di selezione é utilizzato quando l’origine degli esemplari da riproduzione é sconosciuta.

Alla conclusione di questa prima fase gli avannotti devono essere accuratamente osservati fornendo loro tutte le cure necessarie, somministrazione di cibo adeguato a tutte le fasi di sviluppo, cambi d’acqua periodici fino all’inizio della maturazione sessuale.

Questo può essere evidenziato quando iniziano a colorarsi le pinne dei maschi. Il primo maschio deve essere quindi separato e rapidamente un altro maschio dominate apparirà tra gli avannotti che dovrà a sua volta essere separato. In riferimento alle femmine potremo separare le più grandi ed in salute che potranno essere anche tenute assieme poiché non competeranno tra di loro.

In relazione ai maschi normalmente ne utilizzo una quantità equivalente al 10% degli individui ottenuti. Il numero delle femmine potrà essere uguale nel caso si voglia lavorare con delle coppie o doppio nel caso di trii.

Se tutti i passi sopra menzionati vengono scrupolosamente seguiti vi assicuro che si otterranno individui con le migliori caratteristiche della specie.

In ultimo suggerirei di scambiare uova e non pesci tra gli allevatori di Killi. Normalmente quando si scambiano pesci solo gli individui più piccoli vengono spediti e se si applicano le regole sopra esposte le possibilità di successo sono remote. Scambiando uova, invece, esiste una buona possibilità di ottenere i cosiddetti “procreatori”