Aphyosemion congicum


(Ahl 1924)
 A.congicum. Foto concessa da Ed Pürzl

 

 

 Significato del nome congicus indica che proviene dal Congo.
 Prima descrizione Ahl, E. 1924.

Über neue afrikanische Zahnkarpfen der Gattung Panchax. Zoologischer Anzeiger. 60 (3-4), page 307.

The original description used material from aquarium stock.

 Dimensione 4.5 cm
 Dati meristici
  • D = 9-10, A = 13-15, ll = 29-31 (Ahl 1924)
  • D = 9-10, A = 13-15, ll = 29-31 (Radda & Pürzl 1987)
 Cariotipo n = 15, A = 18 (Scheel 1970, 1971)
 Sottogeneri Aphyosemion
 Gruppo elegans
 Sinonimi
  • Panchax congicus Ahl 1924
  • Aphyosemion congicum Poll 1951
  • Aphyosemion CU – 1 Ricco 1968
  • Aphyosemion melanopteron Goldstein & Ricco 1970
 Popolazioni
 
Gembo River (sud ovest Zaire)
Kenge Z82 / 17
Takundi (sud ovest Zaire)(Catturato da Radda e Pürzl in questa località nel 1982)
Vue River
Takundi. Foto concessa da Ed Pürzl Takundi. Femmina. Foto concessa da Ed Pürzl
Foto concessa da Maurice Chauche e dal sito KCF. Z 82 / 17. Foto concessa da Allen Boatman. Scattata il 13 Settembre 2001.
Vue River – DKG
 Località tipo La località esatta non è nota. L’unica informazione nota è che sono stati catturati in origine in Congo (attualmente Zaire). La località tipo per il sinonimo A.melanopteron è fornita come Gamba o fiume Gembo.
Questo è un tributario el fiume Kwango che a sua volta confluisce nel fiume Zaire.
Il punto esatto di raccolta era dove la strada Kinshasa-Kenge attraversa il fiume a circa 15 km a nord ovest di Takundi (Kwango ferry). Il materiale originale fu raccolto da Pierre Brichard che li spedì in USA.
 Distribuzione Limitata ad un’area tra i fiumi Kwango e Gamba nel sud est di Kinshasa, Zaire.
 Habitat Ruscelli di foresta pluviale

 

 

Takundi, Zaire, punto di raccolta di A. congicum Z 17 /82.
Photo: Foto concessa da Pürzl.

 Caratteri distintivi Sono stati conosciuti per un cero periodo come A.melanopteron in conseguenza dei margini neri delle pinne dorsale e caudale. I fianchi sono dall’arancione al marrone con pochi punti. Una specie abbastanza facilmente separabile dalle altre del gruppo. Le femmine si dice abbiano le scaglie sulla schiena con i bordi grigi.
 Colori/Variabilità dei  pattern Bassa
 Storia Ahl descrisse questa specie partendo da 13 esemplari catturato da Büttner in Congo.
La descrizione di Ahl dell’esemplare tipo recita.. ‘pinna dorsale con una banda nerastra molto ampia e la pinna caudale in alto ed in basso con largo margine nero’.

Geoff Wood catturò questa specie nel Gennaio/Febbraio 1975 nella località tipo, a circa 180 km da Kinshasa. Trovò anche una popolazione lungo la stessa strada Kinshasa – Kenge  ma circa 15 km più vicino a Kinshasa. Nel corso d’acqua i pesci erano così numerosi che  catturò con facilità due coppie con un contenitore per sandwich.  Questi pesci furono portati in UK dove li riprodusse e li distribuì come A.melanopteron.  E’ da notare che questa popolazione era un po’ più piccola e più intensamente colorata rispetto alle importazioni precedenti.

Altre catture furono indicate sulla strada Kinshasa – Kenge nel punto in cui interseca il fiume Lufumi.

Il codice Aphyosemion CU1 venne abbandonato nel 1970 in favore di A.melanopteron (che più tadi divenne un sinonimo).

Esperimenti di incrocio sono stati condotti nel 1971-72 nel corso dei quali ‘melanopteron‘ fu incrociato con vari membri del gruppo elegans ma senza alcun successo. Tuttavia un incrocio con A.australe fu visto come il più proficuo.

Geoff Wood trovò la specie sulla strada da Kinshasa a Kikwir ad est del fiume Kwango nel 1975.


Storia del sinonimo A.melanopteron.

Avvistato per la prima volta in una importazione di Aquarium Imports, New York, USA insieme ad altri congeneri. Nessuna località di cattura fu fornita il che è molto comune nelle importazioni commerciali. I pesci selvatici furono descritti come aventi larghe bande nerastre nel margine alto delle pinne dorsale,anale e caudale.

 Note sull’allevamento Alcune annotazioni suggeriscono una temperatura riproduttiva di 22 °C e non più alta. La vasca deve essere posta in una zona ombreggiata. Il tasso di crescita per i giovani pesci è lento e ci vogliono 6-8 mesi per raggiungere la maturità sessuale.

Ian Sainhouse pubblicò un resoconto di riproduzione in BKA newsletter No.149, Genniaio 1978 dove 2 maschi e 3 femmine furono poste in una vasca 45 x 30 cm con uno strato di 2,5 cm di torba fibrosa nei tre quarti posteriori della base.
Si usarono piante flottanti come Ceratopteris. Si utilizzò acqua piovana con un pH sotto il 6 e una temperatura di 23 °C.
La vasca venne mantenuta pulita con cambi d’acqua regolari. Le uova che sono di un colore ambra brillante furono deposte nella fibra di torba.
Furono lasciate al sicuro nella vasca di accoppiamento come pure gli avannotti dopo la schiusa. Fu rilevato che i pesci accresciuti in questo modo avevano un tasso di crescita maggiore di quelli allevati separatamente.
I maschi appaiono territoriali ma ignorano gli avannotti. Una volta raggiunti i 2,5 cm i giovani furono rimossi e posti in vasche separate per l’accrescimento.
Si notò che i maschi crescevano più rapidamente delle femmine che crescevano con una intensità variabile. I piccoli avevano degli occhi molto riflettenti, la caratteristica scomparve al raggiungimento della dimensione di 1 – 2 cm.
Si notò anche come fosse abitudine dei giovani di seppellirsi parzialmente nella torba. Si rilevò che un cambio d’acqua del 25% faceva ripartire gli accoppiamenti. Si sperimentò che le uova tenute in acqua dura morivano.

Nel BKA newsletter 289, Ottobre 1989 Pat Rimmer scrisse un articolo dove affermava di averli riprodotti con pH 6 con un costante flusso d’aria.
Le uova furono incubate in acqua per 15-20 giorni e gli avannotti erano in grado di predare naupli di artemia. Gli avannotti crebbero lentamente all’inizio ed ebbero una successiva accelerazione.

 Diametro delle uova
 Note La foto del Z82/17 di Allen Boatman è di colore generalmente dorato ma Allen mi ha informato che dopo una dieta consistente in naupli di artemia della durata di 7 mesi essi divennero arancioni.

 

Testo originale (AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione)