(Boulenger 1915) | |
A.christyi distribuito in USA come Kinshasa nel 1979. Foto concessa da Tony Terceira. | A.christyi maschio selvatico importato negli USA nel 2005. Foto concessa da Tony Terceira. |
Significato del nome | In onore del Dott. Cuthbert Christy un ex direttore del Museo del Congo a Tervuren, Belgio. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prima descrizione | Boulenger 1915.
Catalogue of the Freshwater Fishes of Africa in the British Museum (Natural History) Vol 3, London: 46. |
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Dimensione | 5 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dati meristici | D = 10-11, A = 14-15, ll = 32-34 (Boulenger 1915)
D = 9-11, A = 14-16, ll = 27-30 (Radda & Pürzl 1987) |
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Cariotipo | n = 9-18, A =18 (Huber & Scheel 1981, Scheel 1990). I cromosomi variano tra le popolazioni. Le popolazioni a est tendono a mostrare n = 18 mentre quelle ad ovest mostrano n = 11. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sottogeneri | Aphyosemion | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gruppo | elegans | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sinonimi |
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Popolazioni |
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Località tipo | Bafwasende, sul fiume Lindi a nord di Kisangani, nord est Zaire. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Distribuzione | Grande area di distribuzione centrata nel medio del bacino idrico del fiume Zaire. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Habitat | Catturati nelle acque basse di ruscelli, piccoli corsi d’acqua, pozze e aree paludose. Questi biotopi possono contenere piante acquatiche | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Caratteri distintivi | Quelle popolazioni che mostrano poche linee di punti rossi (per alcuni autori) devono essere considerate come sinonimi di A.decorsei e A. schoutedeni. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Colori/Variabilità dei pattern | Alta | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Storia | Originariamente descritti da Boulenger nel 1915 partendo da 10 esemplari (catturati da C.Christy) come Haplochilus christyi nel fiume Lindi che fluisce nel fiume Zaire pochi km a ovest di Kisangani. Questi esemplari tipo sono depositati nel Mueso dell’Africa Centrale, Tervuren, Belgium e sono etichettati come ‘Bafwasende’, una località a circa 200-250 km a nord est di Kisangani. Nel 1924 Myers descrisse una nuova specie catturata a Stanleyville (Kisangani) e Medje nel nord del bacino del Congo come Aphyosemion castaneum che utilizzò come olotipo per il genere Aphyosemion.
Boulenger fornì i seguenti collettori/Località nel suo Catalogo del 1915
Scheel in ROTOW 1 riferisce il fatto che furono tenuti come pesci d’acquario sin dal 1949. Queste prime importazioni si disse avessero origine in Leopoldville e avessero pochi punti sui fianchi. Nel 1930 Pellegrin trovò lo stesso pesce a Liboumbi ma fu solo nel 1952 che Poll diede loro l’attuale nome di A.christyi. Haplochilus christyi e A.christyi furono trovati nella stessa località nel bacino del fiume Lindi (a volte riportato nella letteratura come Lundi) vicino a Stanleyville (Kisangani). La prima importazione in Belgio venne annotata nel 1951 con provenienza da Leopoldville. In UK la prima importazione documentata che ho potuto reperire è datata estate 1938 in cui Fred Wright (uno dei precedenti Editori Tecnici del BKA) ricevette una coppia che aveva raggiunto la Germania quell’anno. (BKA newsletter No.66, Febbraio 1971). Questi erano descritti come identici ai ‘cognatum‘ distribuiti nel 1971. Questa newsletter contiene una foto in bianco e nero di Roloff di ‘A.schoutedeni‘. Nel 1949 Aquarium Hamburg ricevette una spedizione contenente questa specie identificati come ‘Aphyosemion singa‘. Parecchi anni più tardi venne ricevuta un’altra importazione che aveva meno punti rossi sulle pinne e sul corpo Questi vennero considerati una variante gialla. Uno schizzo di questi pesci con la relativa descrizione può essere trovata nell’Aquarium Journal Aprile 1962 in un articolo di Bruce Turner e Albert Klee. La prima importazione negli Stati Uniti fu dei primi anni ’50. Si sa che era presente nel BKA nel Dicembre 1966 quando il pesce venne spedito dall’Australia. Non venne fornita alcuna località ma fu descritto essere ‘un piccolo pesciolino accattivante, con il corpo dotato di riflessi blu con un disegno a linee nocciola costituito da righe di punti, pinne bordate di giallo a volte con un evidente disegno ancora costituito da questi punti’ (BKA newsletter No.16, Dicembre 1966). Il BKA ebbe una importazione descritta come christyi nell’Ottobre 1974 da Kinshasa. Di disse che assomigliavano alla foto a pagina 157 di ROTOW 1 . Geoff Wood catturò A.christyi negli anni ’70 a Kinsuka nonostante questi pesci vennero distribuiti come Kinshasa. La vera località era 13 km a valle di Kinshasa e a circa 1 km dal fiume. Si dice che fossero molto colorati essendo di colorazione blu/verde. Le generazioni successive sembra abbiano perso la loro colorazione originale. Questa popolazione fu reperita in un’unica piccola località. I disegni rossi erano molto variabili. La popolazione di Gilima apparve in UK tra l’inizio e la metà degli anni ’80. All’inizio si disse che gli avannotti erano difficili da accrescere sia in UK che USA. Si comprese che accrescerli in acqua piovana aiutava considerevolmente. La popolazione di Kinshasa fu originariamente portata in UK da Geoff Wood ma è sparita subito. Ora A.christyi Kinshasa è distribuito tramite importazioni commerciali. Il punto di raccolta deve essere preso ‘cum grano salis’ dato che non esiste nessuna certezza su dove possano essere stati catturati. Kinshasa è l’aroporto di partenza di questi pesci. La foto sotto dell’importazione dal luoghi d’origine era una di queste spedizioni. Queste catture mostrano una larga area blu/porpora tra gli occhi e la sezione centrale del corpo. Storia del sinonimo A.schoutedeni (Boulenger 1920) Boulenger descrisse questa specie nel 1920 partendo dal materiale catturato nel fiume Medje che a sua volta è un affluente del fiume Ituri , nord est Congo. Nel 1952 Poll scrisse che questa specie era risaputo provenisse dal bacino idrico del Congo Centrale e che ‘individui provenienti dall’aera di Leopoldville hanno molti pochi punti rossi sui fianchi, se comparati ad altre popolazioni del Congo’ (ROTOW 1 p 374). Menziona anche che questa specie fu importata in Germania e fu distribuita come E.singa. Poll, ancora nel 1952 annotò la specie proveniente da Buta, Bambesa, Ibembo, Kunugu, Lisala, Monga, Mongende, Stanleyville e Yangambi. Queste località cadono nell’area nord nord est del bacino idrico del Congo Centrale (Zaire). Nel 1959 Poll li annotò come provenienti da Leopoldville. Lambert, nel 1961 considerò che la specie rappresentasse un sinonimo di A.christyi e commentò che A.christyi era un fenotipo che aveva ‘veramente tanti punti rossi’ mentre il fenotipo A.schoutedeni aveva ‘veramente pochi di questi punti’ (ROTOW 1 p 374). Una popolazione proveniente da Leopoldville fu importata come pesce d’acquario nel 1949 e distribuita come E.singa. Questi produssero una popolazione d’acquario stabile. Scheel mantenne questa variante e commentò che si riproducevano mantenendo inalterate le loro caratteristiche con l’eccezione della colorazione gialla delle pinne impari (quella anale in particolare) che risultava assente in qualche maschio delle generazioni più giovani. Ci sono alcune controversie in riguardo a quali specie A.schoutedeni potrebbe essere sinonimo. Alcuni autori preferiscono definirlo come sinonimo di A.decorsei. Storia del sinonimo Aphyosemion castaneum Myers 1924 Myers descrisse la specie partendo da 9 esemplari cattuarati a Stanleyville e Medje nell’aera nord del bacino fluviale del Congo Centrale. Egli li considero sufficientemente separati dalle specie correlate per la mancanza di punti rossi sui fianchi e dei disegni rossi sulle pinne ‘con l’eccezione della pinna anale che ha una linea arancione vicino al margine esterno’. Scheel in ROTOW 1 p.149 considerò che la pigmentazione rossa potrebbe essere andata perduta a cause della cattiva conservazione degli esemplari. Nel 1930 Pellegrin registrò la specie a Liboumbi, area dell’alto Ogowe. Poll, nel 1952 considerò che castaneum rappresentasse un sinonimo di schoutedeni. Nel 1961 Lambert considerò schoutedeni come sinonimo per christyi. Suggerì anche che christyi portrebbe essere un sinonimo per lujae. Storia del sinonimo A.margaretae Fowler 1936 Catturati nel 1934 nel corso della spedizione di George Vanderbilt in Africa. Descritti da Fowler nel 1936 partendo da 2 esemplari catturati vicino al villaggio di Saidi, strada Irumu – Avakubi circa 10 miglia a ovest del traghetto sul fiume Epulu ferry nei distretti Kibali – Ituri , in precedenza Congo Belga. Questa località era a 850 metri sul livello del mare. La località era una radura in una densa e molto alta foresta pluviale. C’erano altre radure in zona che già cominciavano a ritrasformarsi in foresta con la ricrescita di giovani alberi. Questa foresta si disse raggiungesse un’altezza di 60 metri (3 – 16 Settembre 1934). Uno schizzo si può trovare nel ROTOW 1 di Scheel page 292. Poll, nel 1952, considerò essere dei giovani o femmine gli esemplari descritti e preferì inserirli come correlati a ferranti. Lambert menziona il fatto che le popolazioni di Yangambi e Ibembo hanno delle striature orizzontali simili a A.lujae. Lambert nel 1961 trovò anche una popolazione a Nyangwe, sud est Zaire. Huber e Scheel li considerarono essere A.christyi dopo aver esaminato il materiale tipo. |
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Note sull’allevamento | Geoff Wood in BKA newsletter No. 114, Febbraio 1975 accennò al fatto che le uova possano essere sensibili ai funghi e che la pulizia fosse importante. Gli avannotti nascono in 18 – 24 giorni e sono piccoli. Trovò che fosse vantaggioso separare i sessi periodicamente.
Le uova necessitano degli usuali 12-14 giorni di incubazione in acqua ma possono essere manetenute in stato semiaciutto per 3 settimane in torba umida. La specie si dice sia suscettibile agli improvvisi cambi di durezza dell’acqua. E anche che se sono allevati in acqua troppo vecchia non crescano bene. La crescita è lenta anche in condizioni ottimali e ci si può aspettare anche 9 mesi per arrivare all’età adulta (tuttavia qualche libro riporta la maturità a 6 mesi). Si dice che i genitori siano degli avidi predatori di uova pur avendo personalmente raccolto giornalmente un buon numero di uova. John Buytaert scrisse un articolo nella newsletter dell’associazione belga che fu ristampato in BKA newsletter No.158, Ottobre 1978. Diceva che la specie è molto difficile da mantenere. Li riproduceva con mop e torba fibrosa. Le uova in acqua necessitavano di 14 giorni per la schiusa. Riportò i migliori risultati utilizzando il metodo semiasciutto con la torba fibrosa o lasciando le uova direttamente nella torba. La schiusa avveniva dopo 3 settimane. I pesci giovani erano semsibili a cambi d’acqua repentini e non crescevano bene in acqua vecchia. Si raccomandava di non accrescere più di 20 avannotti per deposizione. Verificò che 9 mesi erano necessari per raggiungere la dimensione massima. Vedere anche A.elegans per qualche utile suggerimento per la riproduzione della specie. |
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Diametro delle uova | 1 mm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note |
Testo originale (AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione)