Aphyosemion affinis primigenium “GEB 88/10”


di Daniele Cuni

L’Aphyosemion affinis primigenium è un killi robusto senza particolari esigenze per qualita’ dell’acqua e tipo di alimentazione. Sopporta sbalzi termici notevoli, anche repentini, e non disturba eccessivamente le femmine.

Ha un aspetto caratteristico che lo differenzia da tutti i pesci da me allevati fino ad ora. Sembra infatti un pesce a trazione posteriore tipo “DRAGSTER”.

Questa impressione è data dal tipo di posizione che assume in acqua, testa più alta della coda, come se fosse pronto a scattare da un momento all’altro. La pinna caudale è ampia e poderosa, mentre la dorsale e le ventrali sono più piccole e ripiegate all’indietro. Il corpo lungo e slanciato presenta le pinne dorsali e ventrali situate dopo i 2/3 di lunghezza.

La colorazione del maschio è bluastra con due strisce rosse orizzontali formate da punti molto ravvicinati.

La pinna caudale, la cui forma ricorda la pala per spalare la neve, è bordata di giallo vivo con una grossa linea rosso vivo, a forma di semicerchio, che affianca la linea gialla esterna. La rimanente zona centrale è semitrasparente.

La pinna ventrale ripete la stessa sequenza di colori :giallo, rosso e trasparente. La dorsale è molto piccola e appuntita e presenta una leggera sfumata di rosso.

La femmina è di un color rosa carne uniforme con un leggero reticolo su tutto il corpo e con una linea centrale più scura. La pinna dorsale è leggermente sfumata di un azzurro appena percettibile.

L’ A. affinis primigenium non ha particolari esigenze per la composizione dell’acqua, vive bene sia in acqua molto tenera (30-60 ms.) che in acqua di rubinetto (600-800 ms e oltre), sopportando bene cambi d’acqua cospicui.

Tollera anche temperature minime di soli 18°C, mentre non ho ancora provaato la reazione alle alte temperature (32°-35°C) che raggiunge il mio sottotetto.

La vasca di allevamento può essere spoglia (acqua e un ciuffo di piante galleggianti) oppure con un fondo di torba e qualche piantina.

Nel primo caso il killi, piuttosto timido, si nasconderà e stazionerà in mezzo alle piante, mentre nel secondo caso, si rifugierà sotto la torba, con la testa fuori, pronto a scattare non appena somministrerete il cibo.

Il coperchio non è necessario in quanto non ho mai notato, anche in casi di soggetti molto spaventati, la tendenza tipica di alcuni Aphyo. di saltare fuori dalla vasca.

Per la riproduzione sono necessari alcuni accorgimenti, per altro tipici degli Aphyosemion: una piccola vasca con acqua tenerissima (filtrata in torba), un mop piccolo, un luogo tranquillo della stanza, una temperatura superiore ai 22°C e, cosa per me abbastanza importante, la separazione preventiva del trio per 10-15 giorni.

Le uova vengono deposte sempre nel mop, anche con torba sul fondo o in ciotola, ma non sono mai in numero elevato. I genitori, che tolgo dopo 4-5 giorni, non predano le uova molto grandi e adesive, ma prive di filamento.

Per quanto riguarda lo sviluppo embrionale ho avuti risultati positivi sia lasciando le uova nella vasca non eccessivamente illuminata, sia lasciandole sviluppare in un contenitore chiuso più piccolo.

Gli avannotti sono grandi e si cibano di naupli d’artemia subito. Accettano successivamente senza problemi il cibo congelato.

Lo sviluppo è veloce e se alimentati abbondantemente con cibo vario raggiungono la maturità sessuale in 4 mesi circa.