Allevamento degli Aphanius


di Jesper Thorup (traduzione di Diego Montanari)

 

Perchè gli allevatori di killi si interessano sempre raramente alle specie europee del genere Aphanius e Valencia può essere principalmente spiegato dal fatto che questi pesci presentano generalmente livree poco appariscenti. Ma se prestiamo attenzione al loro comportamento e al divertimento che proviene dall’allevarli, possono senza dubbio essere paragonati alle più diffuse specie africane o sudamericane.

Secondo la mia opinione presentano anche un altro aspetto interessante e possono essere (anche qui in Danimarca) mantenuti fuori per tutta l’estate e parte dell’autunno. Necessitano solo di tornare all’interno quando si registrano le prime gelate alla fine di novembre. Inoltre in questo gruppo possono essere ritrovate specie adatte all’acqua dolce, a quella salmastra e a quella di mare.

Questo articolo è dedicato all’Aphanius fasciatus, la specie di Aphanius con il più ampio areale di distribuzione. Può essere infatti raccolto lungo gran parte della costa mediterranea e si potrebbe anche riscontrare nel Canale di Suez. Questa specie eurialina, vive in laghi salati, stagni e canali salmastri e appunto in mare in prossimita di alcune coste.

 

 

I miei pesci

 

Ho mantenuto A. fasciatus di due diverse località: Aphanius fasciatus ‘Orbetello’ JJT 03/Ita e Aphanius fasciatus ‘Sabaudia’ 02/Ita. Sia Orbetello che Sabaudia sono zone dell’Italia centro occidentale. Il lago di Sabaudia è un biotopo di circa 10 Kmq, lungo la costa, a circa 100 km sud di Roma. La salinità è la stessa di quella del mare Mediterraneo.

A circa 150 km a nord di Roma, è invece situato il monte Argentario, posto su una sorta di isola, unita alla terraferma mediante tre lingue di terra, le quali individuano, (tra la terraferma e il monte) la laguna di Orbetello (divisa in 2 parti dalla lingua centrale), bacino salmastro connesso al mare per mezzo di vari canali.Tra le due lagune sorge la città di Orbetello.

Quando l’ho visitata nel luglio 2003, l’acqua era profonda solo dai 50 ai 100 cm e calda. Non ho misurato la temperatura, ma presumo si aggirasse sui 33 °C. La salinità qui era un poco più elevata rispetto al Mediterraneo.

 

 

Taglia e differenze sessuali

 

Entrambi i sessi in questa specie, crescono fino a circa 6 cm. Le differenze nella colorazione delle varie popolazioni, sono probabilmente dovute all’estesa distribuzione di Aphanius fasciatus. Entrambe le popolazioni che ho mantunuto presentano una livrea, tra le femmine, costituita da linee di macchie e singole macchie nere lungo il corpo.

Tra i pesci giovani è molto difficile stabilire il sesso poichè i maschi hanno gli stessi punti fino a che non maturano, variando la livrea e mostrando un colore giallo sulle pine impari. Ad ogni modo da questo punto è impossibile sbagliarsi.

 

 

Aphanius fasciatus in estate

 

In Danimarca A. fasciatus può essere allevato all’esterno per tutta l’estate e parte dell’autunno in contenitori di plastica da 60-100 litri di volume. Per quanto mi riguarda tengo i miei pesci in giardino dall’inizio di aprile alla fine di novembre. In aprile la temperatura media diurna è di circa 15°C mentre la notte scende fino a zero.

Utilizzo normale acqua di rubinetto che, nella mia area, è attorno a 15 gradi di durezza totale e con pH 7,8.

Aggiungo inoltre 1 – 1 ½ cucchiaini di sale marino ogni litro (circa 15 g/l). Metto alcune rocce o radici sul fondo per i pesci che cercano riparo dagli uccelli che tentano di predarli.

I pesci sono molto attivi, specialmente nei giorni più caldi. Si nutrono di tutti gli insetti e le larve acquatiche ed è molto divertente osservarli mentre puntano le loro prede. Se non trovano abbastanza cibo, consiglio di integrare con artemia o chironomus congelato.

A. fasciatus non avrà problemi, se acclimatato, a sopportare bene temperature inferiori a 0°C. I contenitori in plastica sono posti in zone soleggiate, anche durante il periodo più caldo, dato che la specie si comporta bene anche oltre i 35°C; anche se qui da noi non si raggiungono tali temperature.

 

 

Allevamento

 

La stagione di riproduzione, si concentra nei mesi di giugno, luglio, agosto e a volte fino ai primi giorni di settembre se le temperature rimangono miti. A fasciatus non è uno dei pesci più semplici da riprodurre, ma con qualche sforzo si possono ottenere buoni risultati.

Uno dei problemi maggiori consiste nel trovare un substrato adatto per i riproduttori. Purtroppo qui da noi non sono ancora riuscito a trovare alcuna alga che si adatti bene allo scopo e così sono costretto ad utilizzare mop di materiale sintetico.

E’ importante controllare giornalmente la presenza di uova e rimuoverle per non esporle ai genitori. Di solito, non sono prodotte molte uova, ma in una giornata particolarmente buona e calda si possono ottenere dalle 10 alle 15 uova da un trio.

Le uova sono poi da mantenere in piccoli contenitori di plastica con la stessa acqua della vasca principale.

Per essere sicuro di non affollare troppo i piccoli contenitori di schiusa, introduco non più di 15 uova per mezzo litro d’acqua. Se le uova vengono mantenute ad una temperatura alta e costante tendono a schiudere presto e gli avannotti presenteranno un sacco vitellino molto grande che spesso porta ad avere belly-sliders.

Per evitare ciò, mantengo le uova all’interno per i primi 5 giorni, dopodichè rimuovo le uova attaccate da funghi o non fertilizzate (di solito un paio ogni 15), e poi metto le uova ll’esterno per altri 5 o 6 giorni. Prima della schiusa, le riporto in casa per controllare le nascite.

Con questo metodo le uova impiegano circa un paio di settimane a schiudersi, gli avannotti accettano da subito naupli di artemia. Gli avannotti rimangono nei piccoli contenitori per la prima settimana, poi li sposto all’esterno in vashe grandi. Grazie all’aqua salata, le artemie non mangiate rimangono vive anche nei giorni seguenti. I piccoli crescono lentamente soprattutto quelli che nascono alla fine dell’estate e non trovano, quindi, alte temperature.

 

 

Aphanius fasciatus in inverno

 

Dato che la velocità di crescita è molto bassa, gli avannotti riportati dentro in novembre non sono più lunghi di 1,5 cm in considerazione del fatto che sono nati durante il periodo estivo.

Durante l’inverno i piccoli rimangono in una vasca vicino alla finestra, con filtrazione ad aria, dove cambio circa 1/3 di acqua ogni due settimane. La temperatura varia dai 15 ai 19°C.

La crescita dei piccoli procede bene fino a quando li porto all’interno. A questo punto non crescono quasi più per 2-3 mesi, dopodichè, verso febbraio, è possibile notare un’esplosione nell’accrescimento con i maschi che si sessuano in pochi giorni.

Se tutto è a posto con le temperature, è possibile portare di nuovo all’esterno i piccoli Aphanius fasciatus verso metà aprile insieme con gli altri killi euroasiatici adatti a trascorrere all’aperto questo periodo anche in Danimarca.