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Post - Roberto

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Generale / Re: FERIE
« il: 21 Luglio, 2010, 13:12:47  »
Ma va che sei bellissimo!
Capello rizzuto e barba abrasiva. un macho


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Killifish Annuali / Re: simpsonichthys whitei
« il: 19 Luglio, 2010, 08:58:25  »
Ok C'è un refuso Errore mio
"Barra de Sao Joao" Mancava la o. Continuano a mancare le egna.
BSJ e Barra de Sao Joao sono la stessa location

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Killifish Annuali / Re: simpsonichthys whitei
« il: 17 Luglio, 2010, 06:14:48  »
Da quello che ricordo dovrebbero essere di Oscar Sanchez Diezma. La location dovrebbe essere o Barra de Sao Joa o Inoha.


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Killifish Annuali / Re: Nothobranchius Guentheri Zanzibar
« il: 16 Luglio, 2010, 08:32:42  »
per far questo c'è il buon metodo di Jacopo con il calice...

Quale ?
Quale ?

 ???

Me lo sono perso?

 :-[

Nooooo mi sa che il calice te lo sei bevuto  ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

275
Killifish Annuali / Re: Nothobranchius Guentheri Zanzibar
« il: 16 Luglio, 2010, 08:30:10  »
A proposito, i naupli sono bianchi, per caso devono essere arancioni?

Artemie albine?  ;) ;)
No devono essere arancioni.


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Killifish Annuali / Re: Fibra di cocco e altri substrati
« il: 03 Luglio, 2010, 09:51:16  »
La distinzione che proponevo 'e tra substrato di deposizione che dovrebbe essere il più naturale e stimolante possibile e quello per conservare le uova che deve essere il più funzionale possibile. Oggi ho raccolto la prima "fibra-truciolato di cocco" di phasianus e verificherò se è più semplice trovare le uova ...che se però non trovo magari semplicemente è perchè non ci sono  ::) ::) ::)
Non credo che la cosa sia molto praticabile. O almeno lo è se qualcuno ha un immenso tempo da perdere.
In una buona vasca da riproduzione con qualche decina di esemplari le uova deposte possono essere anche centinaia. Personalmente non mi sono mai messo a contare le uova e per estrarle e metterle da un'altra parte nemmeno quando le ho vendute. Mi sono limitato a constatare che risucivo a contare almeno 20 uova in 5 minuti, questo significa che in un sacchetto WS ce ne sono almento tre volte tante.
Didier (che le vende) ha enormi sacchetti pieni di torba (e uova) e le separa (le conta) al momento di proporle per la vendita e usa (poca) della stessa torba di incubazione.
La mia opinione è sempre stata quella di rendere le cose più semplici possibili perchè la troppa complicazione il troppo tempo speso dietro a quello che dovrebbe essere una passione o un hobby se vogliamo possono trasformarlo in una ossessione oppure in una dismissione.
Roberto


277
Killifish Annuali / Re: Fibra di cocco e altri substrati
« il: 02 Luglio, 2010, 13:10:00  »
un ruscello a lento scorrimento in un bosco tropicale avrà un substrato molto variato composta da foglie in decomposizione, eventualmente "fibra di palma", ghiaietto o fondo di argilla compatta, etc
Stiamo parlano di annuali. Non ci sono ruscelli e l'acqua è ferma. Nella pozza c'è erba e piante acquatiche.
Spesso la pozza non si vede nemmeno tanto si confonde con il terreno e la relativa vegetazione circorstante.
Il substrato è fango fine per il primo strato poi e' suolo compatto (che trattiene l'acqua nella depressione)
Lo strato sottostante normalmente è argilloso.

se il nostro obbiettivo è un substrato dove mantenere umide le uova, poterle controllare eliminando quelle ammuffite allora i materiali per la conservazione delle uova di annuali possono essere tanti e diversi.... forse :-)

Lo scopo non e' solo quello di trattenere un minimo di umidità ma anche quello di conservare al meglio le uova evitando infestazioni fungine e batteri per quanto possibile. Quindi oltre a trattenere l'umidità deve anche resistervi evitando dannose marcescenze.
Le uova degli annuali di solito si controllano al momento dell'insacchettamento poi dopo un mese o due e infine prima della fine del presunto periodo di diapausa. Se è bene controllarle non è bene farlo troppo spesso dato che invetabilmente si altera il microclima che si è creato all'interno della busta.


278
Killifish Annuali / Re: Fibra di cocco e altri substrati
« il: 01 Luglio, 2010, 14:48:55  »
si e' lui

Roberto

279
Killifish Annuali / Re: Fibra di cocco e altri substrati
« il: 01 Luglio, 2010, 14:12:29  »
Quest'ultimo sembra quello che ha pierpaolo.
Magari ricordo male  ::)

Quest'ultimo cosa?
Please clarify

280
Killifish Annuali / Re: Fibra di cocco e altri substrati
« il: 01 Luglio, 2010, 13:29:52  »
Roberto se vai al link che ho segnalato e guardi bene le foto magari io mi riferisco alla "fibra" quando magari si tratta di "granulato" ... il libro di Dalton , che gentilmente mi hai venduto, a pagina 45 riferisce della Fibra di Cocco raccomandando che sia triturata ... forse é il granulato a cui ti riferisci ?

A mio avviso fibra di cocco e granulato di cocco sono due substrati molto differenti. La fibra sono dei veri e propri filamenti i granulato è cocco sbriciolato. Io ho usato il granulato comprato direttamente in Brasile (al supermercato) con Dalton a fianco (era quelloche usava lui).

In un sito francese ho trovato chi usava la fibra esterna delle Palme NON da cocco , una fibra tipo garza che si puó raccogliere lungo il tronco, tra le foglie recise ... certo bisognerebbe raccoglierla non dove esiste un'alta circolazione veicolare per la quantitá di piombo depositata su tutto il tronco

Anche Didier ha usato per un certo periodo la fibra di cocco mista a torba ma credo che ultimamente la abbia abbandonata. Non so nulla della "garza di palma". Mai vista ne utilizzata ma mi sembra che tra il cercare la palma adatta e l'estrazione della garza il gioco non valga la candela.

In siti web brasiliani e nel libro di Dalton si citano anche lo Sfagno ed il Xaxim : la fibra della "Felce arborea" che ha caratteristiche di notevole resistenza ma acidifica notevolmente ...ed aggiungo sono specie protette che non dovrebbero essere disponibili alla vendita in EU.

Xaxim costa una follia e comunque non può più essere prelevato in natura, almeno a quanto mi consta.
Ricordiamoci che Dalton sta in Brasile e che alcune soluzioni la sono più comode che qua.


Per quanto riguarda la capacitá di trattenere umiditá , a paritá di umiditá iniziale, immagino dipenderá ANCHE dalla porositá della plastica del sacchetto, dalla luogo ed alla temperatura di conservazione, etc

La perdita di umidità avvengono dalla chiusura. Le altre le ritengo trascurabili. Avendo un substrato in grado di trattenere l'umindità le perdite diminuiscono.
Roger Brousseau è uso sigillare i sacchetti a caldo.

Credo anche che non dovremmo stroncare "proposte di soluzioni alterne", probabilmente alcuni si troveranno meglio con una soluzione-materiale ed altri con un altro, idem per il contenitore.

No no ci siamo capiti. Nessuno stronca niente. Queste discussioni le ritengo molto utili per confontare le idee e le esperienze e devono essere propositive per approfondire ed ampliare le poche nozioni che abbiamo.


Tornando a Dalton : suggerisce che la migliore soluzione sta in una stratificazione progressiva per densitá dove i materiali piú leggeri restano in alto e quelli piú pesanti in basso ..riproducendo al meglio le condizioni naturali


Ok questo e' quello che avviene in natura. Ma 1) non abbiamo gli stessi componenti 2) non si può stratificare dentro un sacchetto.
Io quello che proverei volentieri e' la clay powder (soprattutto per i nothos am anche per gli SAA magari mischiata ad altri substrati.
http://www.terrarientechnik.de/index.php/cat/c233_Clay-Powder.html
Non provate a comperarlo ho giàfatto l'esperimento e purtroppo non viene spedito in Italia.

Lo sfagno me lo sono procurato di già e devo provare.
http://www.terrarientechnik.de/product_info.php/info/p1372_Sphagnum-Brick--200-g.html


Roberto

281
Killifish Annuali / Fibra di cocco e altri substrati
« il: 01 Luglio, 2010, 10:29:37  »
Ho visto che si parla di fibra di cocco da utilizzarsi come substrato di deposizione per annuali in altri topic non esattamente dedicati allo scopo e allora ho deciso di aprire un nuovo post.
Il substrato classico per eccellenza è la torba ma nel corso degli anni si sona fatti alcuni esperiementi per trovarne uno migliore o più simile ai substrati orginali.
Allo stato attuale delle cose nessuno di quelli utilizzati si avvicina minimamente a quello naturare.
Ma andiamo con ordine.
Torba OK
Fibra di cocco NO OK (Non trattiene abbasatanza l'umidità)
Granulato di cocco (OK)

Mi piacebbe provare dei substrati nauturali come l'argilla che si avvicina di più a quelloche si trova in natura ma al momento non sono riuscito a procurarmi quanto necessario per probelmi di spedizione.

Per tornare alla fibra di cocco (fibra non granulato) tutti quelli che l'hanno usata la hanno anche abbandonata perlomeno come unico elemento del substrato.
Se proprio e' volete provare è meglio mischiarla con la torba.  Un mix granutalo di cocco e fribra di cocco ovviamente non ha senso


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Killifish Annuali / Re: sex ratio dei simpsonichthys whitei
« il: 28 Giugno, 2010, 10:02:34  »
Non penso ci siano fattori genetici. Non è ancora chiaro il meccanismo che conduce ad una bad sex ratio ma quasi sicuramente il sesso è influenzato da fattori esterni per intendersi temperature tempi di diapausa umidità etc.
Mi pare sia stato fatto qualche studio sull'argomento ma non ricordo più se in ambito hobbystico o prettamente scientifico.

Roberto

283

Vado un attimino OT:
data la scarsa qualità della torba che avevo a casa, e la decisione di non utilizzare più granulato di cocco (troppo grossolano), ho acquistato online delle compresse di torba Jiffy...come si utilizzano? Vanno bollite e setacciate, o si possono utilizzare senza alcun trattamento?
Prendi un pentolino e scaldi l'acqua. Quando bolle spegni e gli metti dento 3 o 4 pastiglie. Lasci in infusione per almeno una decina di minuti o per il tempo che vuoi. Estrai la pastiglia che nel frattempo si e' gonfiata e levi la pellicola estrena di protezione e butti la toba nel barattolo. Aggiungi acqua e aspetti che decanti. Introduci (lentamente) il barattolo nella vasca.
Cose importanti:
Le pastiglie si gonfiano molto per cui e' necessario che si sia abbastanza acqua/spazio perchè possano farlo.
Le pastiglie NON vanno bollite se no la torba esce tutta dalla pellicola esterna ed essendo abbastanza fine poi e' un casino raccattarla.
Il barattolo va riempito PRIMA di essere immesso nella vasca (acqua compresa) e poi va lasciato 5 minuti  a decantare sempre per il discorso della finezza della torba.
Le pastiglie già "bagnate" e non utilizzate possono essere conservate (senza rimuovere la protezione esterna) in un contenitore con acqua così sono già pronte per la prossima volta.

Mi pare che basti

Take care

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Generale / Re: filtro a osmosi
« il: 07 Giugno, 2010, 20:50:06  »
Dario la scelta dell'impinato di RO dipende fortemente dall'uso che ne vuoi fare e anche il suo costo.
Se ti accontenti di 30 40 litri ogni 8-10 ore il costo si aggira dai 100 ai 150 euro. Se vuoi qualcosa di più professionale i costi salgono (ma non so esattamente dirti di quanto).
Le menbrane non devono per forza lavorare di continuo l'importante è tenerle sempre umide (non scaricare mai completamente il filro) dopo il primo utilizzo.
Ricordo anche che la resa dipende dalla pressione per cui più alta è e più litri ottieni.
Non a caso gli impianti professonali hanno delle pompe che la elevano.

285
Se poi non ci metti niente e metti un substrato nero FUORI dalla vasca beh ecco è ancora meglio.
Per la riproduzione usa i frigoverre (vetro con coperchio blu) forati e hai risolto tutti i problemi.
Fogliette substratini bah. Fondo pulito e frigoverre: facile, semplice, igenico e produttivo.
Antica polemica, vero Marco?


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