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Ma va che sei bellissimo!
Capello rizzuto e barba abrasiva. un macho
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per far questo c'è il buon metodo di Jacopo con il calice...
Quale ?
Quale ?
Me lo sono perso?
A proposito, i naupli sono bianchi, per caso devono essere arancioni?
La distinzione che proponevo 'e tra substrato di deposizione che dovrebbe essere il più naturale e stimolante possibile e quello per conservare le uova che deve essere il più funzionale possibile. Oggi ho raccolto la prima "fibra-truciolato di cocco" di phasianus e verificherò se è più semplice trovare le uova ...che se però non trovo magari semplicemente è perchè non ci sonoNon credo che la cosa sia molto praticabile. O almeno lo è se qualcuno ha un immenso tempo da perdere.
un ruscello a lento scorrimento in un bosco tropicale avrà un substrato molto variato composta da foglie in decomposizione, eventualmente "fibra di palma", ghiaietto o fondo di argilla compatta, etcStiamo parlano di annuali. Non ci sono ruscelli e l'acqua è ferma. Nella pozza c'è erba e piante acquatiche.
se il nostro obbiettivo è un substrato dove mantenere umide le uova, poterle controllare eliminando quelle ammuffite allora i materiali per la conservazione delle uova di annuali possono essere tanti e diversi.... forse :-)
Quest'ultimo sembra quello che ha pierpaolo.
Magari ricordo male
Roberto se vai al link che ho segnalato e guardi bene le foto magari io mi riferisco alla "fibra" quando magari si tratta di "granulato" ... il libro di Dalton , che gentilmente mi hai venduto, a pagina 45 riferisce della Fibra di Cocco raccomandando che sia triturata ... forse é il granulato a cui ti riferisci ?
In un sito francese ho trovato chi usava la fibra esterna delle Palme NON da cocco , una fibra tipo garza che si puó raccogliere lungo il tronco, tra le foglie recise ... certo bisognerebbe raccoglierla non dove esiste un'alta circolazione veicolare per la quantitá di piombo depositata su tutto il tronco
In siti web brasiliani e nel libro di Dalton si citano anche lo Sfagno ed il Xaxim : la fibra della "Felce arborea" che ha caratteristiche di notevole resistenza ma acidifica notevolmente ...ed aggiungo sono specie protette che non dovrebbero essere disponibili alla vendita in EU.
Per quanto riguarda la capacitá di trattenere umiditá , a paritá di umiditá iniziale, immagino dipenderá ANCHE dalla porositá della plastica del sacchetto, dalla luogo ed alla temperatura di conservazione, etc
Credo anche che non dovremmo stroncare "proposte di soluzioni alterne", probabilmente alcuni si troveranno meglio con una soluzione-materiale ed altri con un altro, idem per il contenitore.
Tornando a Dalton : suggerisce che la migliore soluzione sta in una stratificazione progressiva per densitá dove i materiali piú leggeri restano in alto e quelli piú pesanti in basso ..riproducendo al meglio le condizioni naturali
Prendi un pentolino e scaldi l'acqua. Quando bolle spegni e gli metti dento 3 o 4 pastiglie. Lasci in infusione per almeno una decina di minuti o per il tempo che vuoi. Estrai la pastiglia che nel frattempo si e' gonfiata e levi la pellicola estrena di protezione e butti la toba nel barattolo. Aggiungi acqua e aspetti che decanti. Introduci (lentamente) il barattolo nella vasca.
Vado un attimino OT:
data la scarsa qualità della torba che avevo a casa, e la decisione di non utilizzare più granulato di cocco (troppo grossolano), ho acquistato online delle compresse di torba Jiffy...come si utilizzano? Vanno bollite e setacciate, o si possono utilizzare senza alcun trattamento?