Roberto se vai al link che ho segnalato e guardi bene le foto magari io mi riferisco alla "fibra" quando magari si tratta di "granulato" ... il libro di Dalton , che gentilmente mi hai venduto, a pagina 45 riferisce della Fibra di Cocco raccomandando che sia triturata ... forse é il granulato a cui ti riferisci ?
A mio avviso fibra di cocco e granulato di cocco sono due substrati molto differenti. La fibra sono dei veri e propri filamenti i granulato è cocco sbriciolato. Io ho usato il granulato comprato direttamente in Brasile (al supermercato) con Dalton a fianco (era quelloche usava lui).
In un sito francese ho trovato chi usava la fibra esterna delle Palme NON da cocco , una fibra tipo garza che si puó raccogliere lungo il tronco, tra le foglie recise ... certo bisognerebbe raccoglierla non dove esiste un'alta circolazione veicolare per la quantitá di piombo depositata su tutto il tronco
Anche Didier ha usato per un certo periodo la fibra di cocco mista a torba ma credo che ultimamente la abbia abbandonata. Non so nulla della "garza di palma". Mai vista ne utilizzata ma mi sembra che tra il cercare la palma adatta e l'estrazione della garza il gioco non valga la candela.
In siti web brasiliani e nel libro di Dalton si citano anche lo Sfagno ed il Xaxim : la fibra della "Felce arborea" che ha caratteristiche di notevole resistenza ma acidifica notevolmente ...ed aggiungo sono specie protette che non dovrebbero essere disponibili alla vendita in EU.
Xaxim costa una follia e comunque non può più essere prelevato in natura, almeno a quanto mi consta.
Ricordiamoci che Dalton sta in Brasile e che alcune soluzioni la sono più comode che qua.
Per quanto riguarda la capacitá di trattenere umiditá , a paritá di umiditá iniziale, immagino dipenderá ANCHE dalla porositá della plastica del sacchetto, dalla luogo ed alla temperatura di conservazione, etc
La perdita di umidità avvengono dalla chiusura. Le altre le ritengo trascurabili. Avendo un substrato in grado di trattenere l'umindità le perdite diminuiscono.
Roger Brousseau è uso sigillare i sacchetti a caldo.
Credo anche che non dovremmo stroncare "proposte di soluzioni alterne", probabilmente alcuni si troveranno meglio con una soluzione-materiale ed altri con un altro, idem per il contenitore.
No no ci siamo capiti. Nessuno stronca niente. Queste discussioni le ritengo molto utili per confontare le idee e le esperienze e devono essere propositive per approfondire ed ampliare le poche nozioni che abbiamo.
Tornando a Dalton : suggerisce che la migliore soluzione sta in una stratificazione progressiva per densitá dove i materiali piú leggeri restano in alto e quelli piú pesanti in basso ..riproducendo al meglio le condizioni naturali
Ok questo e' quello che avviene in natura. Ma 1) non abbiamo gli stessi componenti 2) non si può stratificare dentro un sacchetto.
Io quello che proverei volentieri e' la clay powder (soprattutto per i nothos am anche per gli SAA magari mischiata ad altri substrati.
http://www.terrarientechnik.de/index.php/cat/c233_Clay-Powder.htmlNon provate a comperarlo ho giàfatto l'esperimento e purtroppo non viene spedito in Italia.
Lo sfagno me lo sono procurato di già e devo provare.
http://www.terrarientechnik.de/product_info.php/info/p1372_Sphagnum-Brick--200-g.htmlRoberto