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La perfezione della Natura e l'innaturalità umana

Offline Mario

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La perfezione della Natura e l'innaturalità umana
« il: 23 Novembre, 2010, 13:34:23 »
ciao a tutti, una piccola riflessione fatta questa settimana

lo scorso agosto ho acquistato delle uova di Nothobranchius korthausae, 2 sacchetti raccolte rispettivamente a fine giugno e fine luglio. la diapausa delle uova di questa specie va da 1 a 3 mesi.
come volevasi dimostrare me le sono scordate, fortunatamente Stefano me le ha ricordate.
praticamente metà novembre ovvero 5 mesi e 4 mesi dalla data di raccolta.
le uova erano più di cento.

sono corso ai ripari e le ho subito messe a bagno, risultato deludente, 20 avanotti in tutto, 8 dalle uova raccolte a giugno e una dozzina da quelle raccolte a luglio.

quante popolazioni potrebbero scomparire per sempre a causa di un periodo di siccità prolungato?
scontata la riflessione sull'accaduto, affascinante quanto la vita di questi animali sia legata al tempo e alle stagioni ed inquietante al tempo stesso se si pensa che la causa della scomparsa di questi splendidi ed "insignificanti" animaletti sia da attribuirsi completamente al non rispetto della Natura da parte dell'uomo
Mario

Offline Filippo

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Re: La perfezione della Natura e l'innaturalità umana
« Risposta #1 il: 23 Novembre, 2010, 14:55:24 »
Citazione
quante popolazioni potrebbero scomparire per sempre a causa di un periodo di siccità prolungato?

..me lo sono chiesto anch'io. Pensando a quante specie, in particoloare di Nothobranchius, vengono tutt'oggi trovate  chissa  quante sono già estinte senza la loro scoperta  :-X


«Il bel tacer non fu mai scritto»

Offline Roberto

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Re: La perfezione della Natura e l'innaturalità umana
« Risposta #2 il: 23 Novembre, 2010, 16:07:59 »
Un piccolo commento per aggiungere ulteriori riflessioni.
Ricordatevi che le condizioni in natura sono MOLTO diverse rispetto a quelle ch possiamo riprodurre noi in fatto di incubazione delle uova.
Non credo assolutamente che un mese o 3 mesi o 6 mesi o anche più di ritardo delle piogge possano condurre alla estinzione della specie.
Nei millenni precedenti a quello che stiamo vivendo pensate veramente che non ci sia stato un perido di siccità come pure un periodo alluvionale?.
Tra parentesi anche l'alluvione è deleteria per la specie. I killi annuali non sono in grado di competere con le specie aliene alla pozza in cui vivono ma possono sfruttare l'alluvione per colonizzare nuove depressioni.
Le uova e la relativa diapausa sono la loro risorsa per la sopravvivenza e la sfruttano appieno anche in periodi avversi.

Take care