di Morbin Fabio
Un ottimo cibo vivo per i Killies, ed i loro avannotti gia’ un po’ cresciuti, sono le dafnie.
Questi animaletti sono dei piccoli crostacei d’acqua dolce che misurano in media 4 o 5 mm; hanno una colorazione che varia dal grigio-rosa quasi rosso, prevalentemente in funzione della loro alimentazione.
Uno dei pregi maggiori delle dafnie e’ il fatto che si possono allevare senza grossi sacrifici anche sul balcone di casa; basta infatti disporre di una tinozza in PVC di circa 50-60 litri (ad esempio quelle usate per la vendemmia) e di una coltura iniziale. Le dafnie si nutrono di infusori e per questo bisogna che nell’acqua della tinozza sia presente la giusta quantita’ di questi microrganismi. Non allarmatevi perche’ anche a questo si puo’ provvedere in modo semplicissimo; basta lasciare nella tinozza 1 o 2 bucce di banana per qualche giorno e sicuramente gli infusori si svilupperanno abbondantemente.
Suggerisco di togliere le bucce dopo circa 4-5 giorni (mandano un odore certamente non gradevole) ed eventualmente ripetere l’operazione ad intervalli di una settimana (anche se trascorre un tempo maggiore non dovrebbe succedere nulla di particolare). Pero’ ho riscontrato che le bucce delle banane comperate fuori stagione (evidentemente trattate con conservanti) causano spesso un imputrimento totale dell’acqua e quindi la morte della coltura (oltre ad un pessimo odore).
Per ovviare a questi problemi si puo’ utilizzare, al posto delle bucce di banana, un paio di pugni di zucchero (in 60 l. una volta ogni 10 giorni) o un po’ di sangue di bue liofilizzato; le dafnie rimangono un po’ piu’ piccole ma l’acqua della coltura non puzza ed e’ meno sgradevole da tenere “in casa”.
Anche il lievito di birra e’ utilizzabile per creare infusori anche se personalmente non lo trovo molto positivo: e’ abbastanza difficile da dosare ed e’ certamente piu’ “puzzolente” dello zucchero e del sangue di bue liofilizzato.
Con questi accorgimenti si dovrebbe riuscire a vincere l’opposizione di mamme e mogli. Le dafnie sono un mangime altamente nutritivo e ricco di scrorie che aiutano la funzione digestiva dei nostri pesci. Inoltre si possono facilmente arricchire di sostanze vegetali: basta catturare con un retino la quantita’ di dafnie con cui si vuole cibare i pesci e metterla in un piccolo recipiente con acqua di rubinetto (io uso il fondo di una bottiglia in PET per l’acqua potabile, tagliato a 4-5 cm. di altezza).
Se si sparge sulla superficie dell’acqua un po’ di Spirulina o prodotti equivalenti (alghe seccate e polverizzate) le dafnie se ne ciberanno e prenderanno una colorazione piu’ scura nella zona centrale del corpo.
Dopo qualche minuto si versano di nuovo le dafnie nel retino e si sciacquano; a questo punto si puo’ immettere in acquario il nostro cibo vivo arricchito di sostanze vegetali.
Praticamente, come si vede dal mio resoconto, l’unica difficolta’ consiste nel trovare la coltura iniziale visto che un allevamento del genere, con un cambio dell’acqua (circa meta’) ogni 2-3 mesi, puo’ tranquillamente superare all’apero anche l’inverno (io ho spesso catturato le dafnie dopo aver rotto il ghiaccio nella tinozza).
Ma N.K. spera di poter risolvere anche questo problema riportando (in futuro) nell’ultima parte un elenco di soci presso i quali, magari portando un po’ di pazienza, si potra’ trovare un certo quantitativo di dafnie vive.