Aphyosemion calliurum


(Boulenger 1911)
Ekondo Titi. Foto concessa da Ed Pürzl

 

 

 Significato del nome In riferimento alla bellissima pinna caudale.
 Prima descrizione Boulenger G.A. 1911.

Descriptions of new African Cyprinodont Fishes.

Annals & Magazine of Natural History. series 2 (8) VIII (44): 265.

 Dimensione 5 cm
 Dati meristici D = 9-10, A = 12-13, D/A = +6-7, ll = 29-30.
 Cariotipo Molto variabile. Scheel (1974) misurò n = 10-20, A = 20-31.
 Sottogeneri Mesoaphyosemion
 Gruppo A.calliurum
 Sinonimi
  • Haplochilus elegans non Boulenger 1899; Arnold 1908.
  • Haplochilus cameronensis  non Boulenger 1903; Träber-Klotzche 1911.
  • Haplochilus calliurus Boulenger 1911.
  • Panchax calliurus  Ahl 1924.
  • Aphyosemion calliurus  Rachow 1924
  • Panchax unicolor  Ahl 1924
  • Panchax flavus  Ahl 1924
  • Panchax vexillifer Meinken 1928.
  • Aphyosemion calliura  Rachow 1928
  • Panchax vexillifer  Meinken 1929
  • Aphyosemion vexillifer  (Meinken 1929).
  • Aphyosemion vexillifer  Myers 1933
  • Aphyosemion caliurum calliurum  Myers 1933
  • Aphyosemion calliurum  Stoye 1935
  • Epiplatys unicolor  Daget & Iltis 1965
  • Panchax flavus  (sic!) Daget & Iltis 1965
  • Epiplatys flavus  Scheel 1968
  • Aphyosemion unicolor  Scheel 1968
  • Aphyosemion oeseri  non Schmidt 1928; Trewavas et al. 1972
  • Aphyosemion  NSC 1 Baker-Carr 1975
  • Aphyosemion bivittatum unicolor  Lazara 1979
 Popolazioni
 
  • Agalaih Koduru, Nigeria
  • Akok
  • Bakundu Forest Reserve
  • Bekondo (ovest Cameroon)
  • Benin
  • Bogongo
  • Campo
  • Edea  (ovest Cameroon)
  • Ekona
  • Fungé
  • Ijebu Ode
  • Ikeja
  • Ikorodu ( CI 05 )
  • Kpenié
  • Kumba
  • Lagos
  • Malende
  • Meanja
  • Mojuka (Majuka ?, ovest Cameroon)
  • Monea
  • M’kapa
  • Mukona (ovest Cameroon)
  • Muyuka
  • Ntabako (ovest Cameroon)
  • Powo Camp
  • Sakote (sud est Benin)
  • Siloko ( AKA )
  • C 03/04
 
Ekona PC MM 84. Foto concessa da Maurice Chauche e dal sito KCF. Meanja. Foto concessa da Maurice Chauche e dal sito KCF.
Mojuka Lagos .(maschio selvatico) Southeast Benin.
Foto concessa da Ed Pürzl
Lagos.Taken early 1970’s. Foto BKA Ikorodu CI 05.
Foto concessa da Tony Terceira.

Makanje Plantation, ABK07-146

Questa è una curiosa popolazione che fu descritta come  A.celiae.  Ho ottenuto del materiale da  Anita Persson che mi informò che  JF Agnèse (il collettore) osservò il DNA e ritenne dovessero essere celiae. Dal mio punto di vista il pesci sembravano calliurum e si riproducevano come loro e prolificamente. Non ho mai riprodotto  celiae così bene come questi. La foto è di un vecchio maschio ma potete ancora vedere la vivida macchia arancione sulla pinna anale e
nelle parti del corpo adiacenti.

 

Mojuka –

Si sa che era in  UK nel 1984 proveniente dalla Svezia.

 Località tipo Fornita come sud della  Nigeria (Clausen 1967).
 Distribuzione Sud Benin, sud Nigeria e sud ovest Cameroon.
 Habitat Zone tranquille in paludi, corsi d’acqua e pozze nella foresta pluviale di pianura costiera.
 Caratteri distintivi  
 Colori/Variabilità dei  pattern
 Storia Un passato confuso. Arnold all’inizio scrisse che provenivano dalla Sierra Leone. Boulenger scrisse che provenivano dalla Liberia.

Boulenger forni i seguenti collettori/località nel suo Catalogo del 1915

  • 1-12 (Tipi). Catturati da J.P.Arnold in Liberia.
  • 13-15. Catturati da Mr.G.Gerlach in West Africa.

Il primi riscontri si riferiscono ad una spedizione di pesci verso Amburgo proveniente dall’Africa nel Gennaio 1908.
In questa spedizione erano presenti 2 esemplari sconosciuti che furono acquistati da Arnold che li accrebbe sino a scoprire che erano una coppia che più avanti si accoppiò. Un giovane maschio risultato di questo accoppiamento fu preservato e inviato a Boulenger a Londra che all’inizio pensò si trattasse di A.elegans. Tuttavia dopo la ricezione di altri esemplari preservati e disegni da parte di Arnold, Boulenger pensò che questi esemplari preservati potessero essere una nuova specie che chiamò Haplochilus calliurus.

Una seconda spedizione arrivò nel Novembre 1908. I pesci provenienti da questa spedizione sono rintracciabili in cattività fino al 1914 dopo tale anno essi persero la loro popolarità essendo rimpiazzati dai più colorati A.australe e
A.ahli che già presenti a quella data.

Un’altra spedizione fu annotata da Rachow nel 1924 che fu presto perduta.

Nel 1962 vennero catturati a Ijebu-Ode da Clausen che ne diede alcuni a Scheel che li riprodusse. I primi resoconti della loro introduzione nel BKA datano Aprile 1966 BKA newsletter (No.8) dove vennero all’inizio introdotti come Aphyosemion ‘species’. Si sa che erano stati allevati nell’area delle Midlands area circa 18 mesi prima.


History of the synonym Panchax unicolor Ahl 1924
Ahl descrisse questa specie partendo da un singolo esemplare fornito dall’acquariofilo Matte di Berlin che disse essere stati catturati in ‘West Africa’. Questo esemplare non è stato ridescritto e i dati meristici forniti da Ah risultano poco attendibili.


History of the synonym Panchax vexillifer Meinken 1929

 

Si pensa che Meinken abbia usato un maschio ed una femmina per la sua descrizione della specie. Provenivano da una grande importazione dall’Africa eseguita da Platy-Tischrunde di Hamburg. Meinken considerò questa specie essere correlata con Fp.oeseri. Il nome vexillifer è stato erroneamente usato in svariate pubblicazioni incluso The Aquarium (Innes). 33. (11). 1964 (autore H.M.Selvey) e Aquar. Terr. 13. 1966 (autore H.Wilhelm).

Il primo scritto sulla sua introduzione in UK si trova nel BKA Newsletter No.7, Mazo 1966 dove si afferma che nel corso di una visita ad un aquariofilo tedesco 17 Gennaio 1966 vennero cedute alcune specie incluse le uova dell’allora chiamata A.vexillifer. La confusione su vexillifer è stata vista anche in Danimarca nello stesso periodo dato che c’erano in circolazione 4 forme differenti conosciute come vexillifer. Ho avuto A.vexillifer negli anni ’70 e li ho trovato facili da riprodurre. Un articolo apparve nel BKA newsletter No. 113, Gennaio 1975 firmato da C.Turner che aiutò a confondere vexillifer e ‘Burundi’ e probabilmente condusse le due specie ad essere considerate una sola. L’articolo argomentava -‘ Approssimativamente nel 1964 una variante di Aphyosemion molto simile a Aphyosemion gardneri è stata distribuita come pesce d’acquario in Germania con il nome di Aphyosemion burundi’. Non è stata pubblicata nessuna descrizione zoologica del fenotipo ‘burundi’ dato che è certo che non proviene dal Burundi, ma molto più probabilmente da qualche zona del sud della Nigeria. Questo pesce è diffusamente conosciuto nel BKA come Aphyosemion vexillifer

 Note sull’allevamento La specie è il tipico rappresentante delle classe che si accoppia in superficie, depoistando le uova tra la vegetazione flottante o nei mop (flottanti o affondati). Le uova vengono incubate in acqua per 10-20 giorni. Gli avannotti sono abbastanza grandi da predare nauplii di artemia.

Sterba, nel suo libro ‘Freshwater Fishes of the World’ (1962) sottolinea il fatto che alle femmine non deve essere concesso l’accoppiamento troppo presto.
Definsce che il periodo di accoppiamento dura 2-3 settimane con 15-20 uova deposte ogni giorno. I giovani nascono in 10-20 giorni.

Una descrizione dell’accoppiamento apperve  BKA newsletter No.78, Febbraio 1972 ove si afferma che l’acqua nuova deve essere evitata. La profondità dell’acqua non deve eccedere i 15 cm. La sua temperatura deve essere di 22 °C.
I genitori possono essere abbastanza prolifici con uova che necessitano di circa 14  giorni di incubazione acquatica a 22 °C. Si è notato che alcune uova necessitano sino a 25 giorni per schiudere. Il metodo naturale di riproduzione ha funzionato bene con questa specie  con le uova lasciate insieme ai genitori. Si documenta una rapida crescita con la maturità sessuale raggiunta in 5 mesi.

Un articolo sulla riproduzione in BKA newsletter No.224, Aprile 1984 riguardante la popolazione di Mojuka diceva che i pesci si riproducevano bene alla temperatura  di 24-25 °C ma non a 20-21 °C . I pesci preferivano deporre nella parte alta della vasca. Le uova erano piccole, chiare e luccicanti. Gli avannotti emersero dopo 12-30 giorni di incubazione in acqua e furono nutriti con infusori per i primi giorni e successivamente con microworm. Non ci sono stati problemi con i cambi d’acqua.

 Diametro delle uova 1.3mm
 Note Questa specie è abbastanza facile da mantenere dato che sono presenti in cattività molte popolazioni. E’ una delle più facili da riprodurre e ideale per i novizi. Molti acquariofili piantumano pesantemente la vasca e lasciano che la natura segua il suo corso. Gli avannotti normalmente non vengono molestati e crescono insieme ai genitori.

 

Testo originale (AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione)