(Poll 1953) | |
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Maschio selvatico distribuito come E.dageti monroviae |
Significato del nome | In onore del Professor Jacques Daget ittiologo francese. | ||||||||||||
Prima descrizione | Poll M. 1953.Description de deux Cyprinodontidae nouveaux de la Cote d’Ivoire.Revue de Zoologie et de Botanique Africaines 48 (3-4): p 265-268, figure. | ||||||||||||
Dimensione | 5.5 cm | ||||||||||||
Dati meristici |
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Cariotipo | n = 25, A = 46 (Scheel 1990) | ||||||||||||
Sottogeneri | Epiplatys |
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Gruppo | chaperi |
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Sinonimi |
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Popolazioni |
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Località tipo | Riferita come palude 18km da Abidjan (sud Ivory Coast) ma nessun altra indicazione viene fornita. | ||||||||||||
Distribuzione | Distrubuito lungo la costa dalla Liberia sudovest sino alla Ivory Coast e ovest Ghana.http://homepage.uibk.ac.at/homepage/c102/c102mr/epiplaty/dageti.htmhttp://homepage.uibk.ac.at/homepage/c102/c102mr/epiplaty/monrovia.htm | ||||||||||||
Habitat | Foresta pluviale della costa e mangrovieti. Abita piccoli fiumi, torrenti e pozze. | ||||||||||||
Caratteri distintivi |
Abbastanza facile da identificare. Le popolazioni possono differire nella colorazione della gola che può essere gialla, arancione e rossa. |
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Colori/Variabilità dei pattern | Abbastanza bassa. Ci sono differenze nella barratura verticale che è genericamente più marcata nelle popolazioni occidentali. | ||||||||||||
Storia | Descritta da Peter nel 1863 partendo da un singolo esemplasre dalla Liberia. Fu descritta come Poecilia sexfasciata.Il genere Lycocyprinus fu eretto nel 1868 da Peters con questa specie come specie tipo. Tuttavia questo nome (sexfasciata) era già in uso nella descrizione di Gill di Epiplatys sexfasciatus.Boulenger nel 1915 e Myers nel 1933 la posero come E.chaperi. Günther mise sul piatto E.infrafaciatus suggerendo che potesse rappresentare una forma giovanile di questa specie.
La prima importazione di pesci vivi si registra in Germani nel 1908 da Monrovia, Liberia. Una coppia da questa spedizione fu acquistata da Arnold ma il resto venne venduto e successivamente perduto. I pesci di Arnold deposero ed egli spedì i pesci originali (preservati) a Boulenger a London, in quale li identificò come chaperi. Arnold non appoggiò questa identificazione e inviò un’altra coppia ma Boulenger non cambiò idea sulla identificazione. Arnold li distribuì con l’identificazione di chaperi fatta da Boulenger e questa linea di sangue rimase in catttività sino ad almeno il 1965. Daget e Arnoult considerarono che la specie dovesse essere rinominata e nel 1964 la descrissero come Epiplatys dageti monroviae. Nel 1952 Sheljuzkho catturò del materiale vivente in una piccola pozza vicino all’aeroporto di Abidjan. Pur essendo stati distribuiti in Germania non furono molto popolari e presto scomparvero. Clausen li catturò nel 1962 a Awiebo nel sudovest del Ghana.
Storia dei sinomimi di E.dageti monroviae Daget & Arnoult 1964.
Le informazioni sono state fornite nel testo precedente ma ho condensato le parti più importanti per una più veloce referenziazione. Peters, nel 1863, eseguì la prima registrazione dei alcuni individui ma li descrisse come Poecilia sexfasciata Peters 1863. Questa nomenclatura fu messa in discussione dalla precedente descrizione di Gill. I primi resoconti parlano di importazioni di pesci vivi dal 1908. Erano conosciuti come E.chaperi fino ad almeno il 1964 (e forse anche più tardi nei circoli acquariofili) finchè Daget e Arnoult non li descrissero come E.dageti monroviae. Tutto questo per la confusione tra entrambe le specie. La separazione da E.dageti è stata seguita per la forma della colorazione della gola e per le barre scure sui lati del corpo. |
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Note sull’allevamento | Una specie facile da riprodurre che depone nella parte alta e terminale del MOP. L’incubazione in acqua richiede circa 11-14 giorni a 70 °F mentre la maturità sessuale si raggiunge intorno al quinto mese. I genitori predano i piccoli per cui levare le uova dalla vasca è l’opzione più sicura. | ||||||||||||
Diametro delle uova | |||||||||||||
Note | Si e detto nel BKA newsletter NO. 86, October 1972 che l’acqua tenera ravviva i colori della specie mentre l’utilizzo di acqua dure produce esemplari più grandi. |
AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione