Epiplatys chevalieri nigricans


Epiplatys chevalieri nigricans

(Boulenger 1913)

 

 

 Significato del nome Per la colorazione nera o scura
 Prima descrizione Boulenger G.A. 1913.

Sur une petite collection de poissons recueillis dans l’Ulélé par la

mission dirigée par M.Hutereau.

Revue de Zoologie Africaine 2 (2): p 160.

 Dimensione 6 cm
 Dati meristici
  • D = 9, A = 15, ll = 28-29 (Boulenger 1913)
  • D = 9-10, A = 15-16, ll = 28-29 (Poll 1951)
  • D = 7-9, A = 12-15, ll = 28-31 (Matthes 1964)
  • D = 9-10, A = 15-16, D/A = +10-11, ll = 28-29 (Scheel 1968)
 Cariotipo
 Sottogeneri Epiplatys
 Gruppo chevalieri
 Sinonimi
  • Haplochilus nigricans Boulenger 1913
  • Panchax nigricans Ahl 1924
  • Epiplatys nigricans Myers 1933
  • Epiplatys chevalieri nigricans Lambert 1961
  • Aplocheilus (Epiplatys) nigricans Radda 1980
  • Aplocheilus nigricans Scheel 1990
Popolazioni Bengamisa (nordest Zaire)

Gilima (bacino idrico Uele, nord Zaire)

Kisangani (est Zaire)

Località tipo Dungu, alla giunzione dei fiumi Kibali e Dungu, Haut Zaire, (nordest Zaire).
 Distribuzione Distribuito su un’area estesa sulla riva est del fiume Zaire.Si trovano nel bacino idrico dei fiumi Uele, Tshuapa, basso Kasai (inclusa Kwilu) e Sankuru. Presente anche nel lago Fwa.

Si pensa che le cascate Portes d’Enfer sul fiume Zaire River siano il limite estremo della sua diffusione.

L’area di distribuzione completa non è del tutto nota attualmente ma è considerevolmente più ampia di quanto si pensasse inizialmente.

http://homepage.uibk.ac.at/homepage/c102/c102mr/epiplaty/nigrican.htm

Habitat Aree forestali di piccoli fiumi, ruscelli e paludi.

Matthes li catturò in paludi e fossi dove vedeva piccoli branchi presso la superficie dell’acqua.

L’acqua, commentò, era pressoché stagnante.

 Caratteri distintivi Si distingue da E.chevalieri chevalieri poiché è molto più sottile.

Oltretutto la colorazione di base è molto più scura.

Possiedono una barra longitudinale scura permanente che in /chevalieri/ si manifesta solo quando sono spaventati.

 Colori/Variabilità dei  pattern Probabilmente abbastanza elevata dato l’areale di distribuzione.
 Storia Boulenger descrisse la specie originariamente come Haplochilus nigricans basandosi su tre esemplari catturati a Dungu sul fiume Uelle, bacino idrico del nord del Congo Centrale. Boulenger fornì i seguenti catturatori / località nel suo Catalogo 1915

 

* 1 (Uno dei tipi). catturato da M.Hutereau a Dungu

Pellegrin, nel 1925, registrò la loro presenza a M’Bouamo sul fiume Ebaka un affluente del fiume Djoua che confluisce nel fiume Ivindo. Scheel argomentò che potessero rappresentare E.sangmelinensis. Pellegrin li registrò ancora nel 1930 questa volta nel fiume Sangha, bacino idrico del Congo.

Nel 1952 Poll li registrò come provenienti da parecchie località nel bacino idrico del Congo Centrale nell’area compresa tra Stanleyville e Leopoldville. Queste località erano di foresta alta o di foresta a galleria.

Nel 1961 Lambert li registrò come provenienti da parecchie località nell’area est del bacino idrico del Congo Centrale. Questi distretti erano Banalia, Ikela e Opala.

Nel 1963 Gosse registro la loro presenza a Yangambi e stabilì che, in quell’area, erano più rari di E. multifasciatus.

Matthes, nel 1964, li registrò come provenienti dal lago Tumba e dal distretto di Ikela aggiungendo che si nutrivano di insetti sia terrestri che di larve di quelli acquatici. Reperì anche alghe filamentose tra il contenuto del loro stomaco.

Huber catturò la specie in moltissime località nel 1978.

 Note sull’allevamento Non ben conosciuta ma presumibilmente simile a E.chevalieri chevalieri.

L’incubazione in acqua viene riportata con una durata di 13-16 giorni. La crescita è lenta e il raggiungimento della maturità sessuale eccede gli 8 mesi.

 Diametro delle uova
 Note In accordo con Matthes che ha studiato la dieta di questa sottospecie essi vivono di insetti terrestri e di larve di insetti acquatici.

Alghe filamentose possono essere presenti occasionalmente nel loro stomaco.

 

Testo originale

AIK ringrazia Tim Addis per l’autorizzazione alla traduzione e pubblicazione